Il lago, artificiale e di proprietà privata, si trova all'interno del
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, immerso in una natura incontaminata di vasto interesse archeologico, ed è alimentato da molte sorgenti in superficie e altrettante sommerse. Queste sorgenti alimentavano in origine dei corsi d'acqua che, unendosi, formavano il fiume
Tirino.
In prossimità di questi corsi d'acqua sono stati realizzati, pressappoco in età medioevale, due
mulini e un
colorificio. Oggi l'edificio del colorificio è ancora visibile in superficie, mentre i due mulini si trovano sommersi, in buono stato di conservazione, visitabili da subacquei in possesso di qualsiasi brevetto subacqueo data la facile immersione. L'invaso garantisce, proprio per la sua natura di lago sorgivo, un'
ottima visibilità (all'incirca di 70 mt) e una flora lacustre particolare, propria degli ambienti sorgivi di quota (il lago si trova all'incirca a 300 m.s.l.m.). Per quanto riguarda la fauna, il lago offre una consistente popolazione di
Trote Fario (era presente anche una considerevole popolazione di gamberi di fiume oggi sterminata per una pesca aggressiva).
L’invaso offre a tutti i subacquei che lo frequentano, proprio per la sua natura particolare, un ambiente sommerso molto affascinante e misterioso caratterizzato da alberi, abitazioni, strade e manufatti vari sommersi. Non è facile immaginare il fascino e l’atmosfera fantastica che queste immersioni generano.
L'immersione a Capo D'Acqua tra i mulini sommersi
Linea Blu from ATLANTIDE scuola sommozzatori on Vimeo.