15-16 Giugno 2019, Immersione sul relitto del Paguro
Il relitto della piattaforma Paguro è ciò che rimane di una piattaforma metanifera per l'esplorazione petrolifera, di tipo autosollevante, costruita tra il 1962 e il 1963 a Porto Corsini, in provincia di Ravenna e in seguito posizionata a circa 12 miglia di distanza dal porto di Marina di Ravenna.
Il 29 settembre del 1965, un incidente durante i lavori per la perforazione di un pozzo metanifero fece esplodere la piattaforma, che si inabissò a circa 33 metri di profondità, mentre la parte più alta dei tralicci che costituiscono il relitto sono già visibili a 10 m di profondità. La struttura sommersa, accresciuta nel tempo per successiva collocazione in loco di masse ferrose provenienti dalla rimozione di altre piattaforme, ha assunto il ruolo di "artificial reef", una vera e propria scogliera artificiale la cui ubicazione, su fondali fangosi molto distanti da altre scogliere, rende il sito un polo d'attrazione per la flora e la fauna marina.
La trasparenza delle acque è molto variabile: la visibilità può passare da poche decine di centimetri fino a un massimo di 15/18 metri. E’ sempre presente una corrente Nord-Sud, che risente notevolmente delle escursioni di marea. Nella zona più alta del reef (da -9 a -12 metri) le strutture metalliche sono interamente ricoperte da mitili (Mitylus galloprovincialis), ostriche (Ostrea edulis), ed altri organismi sessili (Tunicati, Poriferi, Briozoi, Policheti e Celenterati). Gli invertebrati mobili più presenti sono Echinodermi, Olotulidi ed Asteroidi; abbondantissimi gli Ofiuridi. Fra i crostacei si segnala l’astice (Homarus Gammarus), la cicala di mare (Scyllarus Arctus) e alcune varietà di granchi. I pesci sono quelli tipici dei fondali rocciosi, difficilmente riscontrabili in altre parti dell’Adriatico nord-occidentale: Corvine (Sciaena umbra), Occhiate (Oblada melanura), Mormore (Lithognathus mormyrus), Scorfani neri (Scorpaena porcus), Spigole (Dicentrarchus labrax) e Gronghi (Conger conger). Sul fondale fangoso attorno al reef vive una rigogliosa fauna: numerose esemplari di Pinna pectinata, molti Celenterati, Asteroidi ed Ofiuridi. Tra le specie d'interesse conservazionistico più interessanti che frequentano il sito si segnalano anzitutto la Testuggine di mare Caretta caretta e il delfino Tursiops truncatus.
Il relitto si raggiunge dopo 35 minuti di navigazione. Costo dell'immersione: 55 euro (inclusa merenda).
N.B.: E' obbligatorio che ogni subacqueo indossi calzari e guanti, e, come da legge del dicembre 2008, è obbligatorio che ognuno abbia con sè la boa di segnalazione di emergenza (pedagno). Brevetti necessari per questa immersione: Advanced e Relitti.
Associazione Paguro