La
Riserva Marina di Miramare, istituita nel 1986 e gestita dal
WWF, si trova nel
Golfo di Trieste, davanti al Castello omonimo, e copre una superficie di 30 ettari. I fondali sono rocciosi, ciottolosi e sabbiosi sino alla profondità di 8 metri circa, poi sono costituiti da fango, la profondità massima è di 18 metri. La visita guidata dei fondali e degli ambienti sottomarini che circondano il promontorio di Miramare costituisce un'esperienza indimenticabile, sia per il paesaggio esterno offerto dal Castello, sia per quello subacqueo, e consente l'osservazione di un
ambiente protetto e quindi ad
elevata biodiversità.
Tutte le attività di immersione con autorespiratore sono affiancate dalle guide dell’Area Protetta, che illustrano le caratteristiche di ambienti e organismi mediante proiezioni e raccomandano i giusti protocolli di visita per non disturbare l'ambiente naturale della riserva.
L'attività - della durata complessiva di circa 3 ore - ha inizio con una breve presentazione sulle caratteristiche dell'ambiente dell'Area protetta.
L'immersione vede come punto di partenza il Bagno Ducale per proseguire lungo un itinerario la cui profondità massima è di 9 metri.
Nel corso dell'immersione, la cui durata è grossomodo di un'ora, il visitatore ha l'opportunità di osservare gli ambienti e gli organismi che contraddistinguono il golfo di Trieste ma deve attenersi strettamente alle regole vigenti nell'area protetta.
Il tratto di costa tutelato grazie alla istituzione dell'Area Marina di Miramare rappresenta infatti un unicuum biologico prezioso perché, pur essendo relativamente poco esteso, si è diversificato in microambienti specifici che riflettono la presenza di tre zone distinte - la zona di marea, l'ambiente di roccia e ghiaia e i fondali sabbiosi e fangosi - ricche di specie osservabili durante le immersioni.
Ecco allora che nella zona di marea ci si potrà imbattere in
crostacei cirripedi,
molluschi bivalvi,
granchi,
pomodori di mare e la
quercia di mare, autentico relitto biogeografico dell'ultima glaciazione, nonché la celebre
Bavosa pavone, specie simbolo dell'Area Marina Protetta.
Colonizzano invece le rocce,
alghe verdi e brune,
spugne a canne d'organo e
celenterati come gli
anemoni di mare, mentre
salpe,
sciarrani,
occhiate e
orate nuotano entro i quattro metri di profondità, e più ancora in profondità
spigole e
corvine.
Oloturie,
ofiure o
stelle serpentine,
stelle marine e
crostacei fanno a gara per mimetizzarsi sui fondali sabbiosi e fangosi, dove vivono anche il mollusco bivalve più grande del Mediterraneo - la
Pinna nobile, la cui conchiglia grande fino a 70 cm offre ospitalità a
spugne e
ascidie incrostanti - e la
mormora.
La modesta profondità del Golfo di Trieste non ha impedito a
delfini e
tartarughe di mare di fare la loro comparsa in queste acque: si tratta di avvistamenti abbastanza comuni durante l'estate, registrati anche grazie alla collaborazione di diportisti e bagnanti, che con le loro segnalazioni aiutano il monitoraggio costante effettuato dai biologi di Miramare. Infatti lo staff dell'area protetta, anche in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Trieste e Grado, cura un database pluriennale di dati e avvistamenti coordinatamente con altri centri di ricerca italiani, sloveni e croati.
Si ricorda che i partecipanti dovranno essere in possesso di idonea attrezzatura per l’immersione e che, in nessun caso, l’Area Marina potrà fornire attrezzatura subacquea in prestito.
Miramare - Il parco marino del golfo di Trieste
Sito Ufficiale della Riserva Marina di Miramare