Il Parco Archeologico sommerso di Baia svela nuovi tesori: sono stati ritrovati due spettacolari mosaici, ecco le loro caratteristiche
Il 4 novembre la Soprintendente Dott.ssa Adele Campanelli, durante “Archeo Camp 2017”, la tavola rotonda conclusiva della settimana dell'”Archeologia Subacquea nei Campi Flegrei” organizzata dal Centro Sub Campi Flegrei, ha ufficializzato, infatti, il ritrovamento di due nuovi mosaici nella particolarissima città sommersa di Baia, una vera e propria Atlantide, meta quotidiana degli archeologi subacquei. Il primo mosaico è bicromo, in bianco e nero, e riporta due guerrieri: è probabilmente del IV secolo dopo Cristo riconducibile all’epoca della Villa Protiro. L’altro è policromo ed è probabilmente collegato alla Villa dei Pisoni, che risale al I secolo avanti Cristo. Entrambi sono rimasti nascosti per millenni sotto la sabbia, protetti dai sedimenti marini, e da aprile 2018, dopo la messa in sicurezza, potranno essere ammirati, in tutta la loro bellezza, dai visitatori del Parco archeologico sommerso di Baia che organizza anche visite con speciali battelli.
Il Parco Sommerso che si trova tra il litorale di Bacoli e Pozzuoli, in un tratto di mare digradante dalla riva fino ad una profondità di circa quindici metri, racchiude un patrimonio eccezionale ed unico al mondo, nascosto sotto la costa dei Campi Flegrei e conservatosi per anni a causa dello sprofondamento dell’antica fascia costiera… un patrimonio che già Orazio descriva così: «Nullus in orbe sinus Baiis praelucet amoenis» – «Nessuna insenatura al mondo risplende più dell’amena Baia.».Tra i principali edifici sommersi visibili ci sono il Ninfeo imperiale di Punta Epitaffio, la villa dei Pisoni, la villa “a protiro”, e alcuni “spazi urbani” con tabernae, resti di un complesso termale, e di una peschiera a pianta semicircolare. Un’altra area ancora da esplorare è quella del cosiddetto Portus Julius dove è stato già ritrovato un grande magazzino a pianta quadrangolare. Tutte le sculture ritrovate in questi grandi complessi edilizi sommersi dall’acqua sono attualmente esposte nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei a Baia.
Fonte: MeteoWeb, a cura di Caterina Lenti