Il sub professionista si è calato a -40 metri venerdì alle ore 18 nella piscina più profonda del mondo a Montegrotto Terme
Sette ore immerso nella piscina più profonda del mondo a Montegrotto Terme, vicino a Padova. Alberto Calesella, 52 anni, votato dalla Professional Association of Diving Instructors (Padi) tra i dieci migliori istruttori del mondo, dalle 18 di venerdì è protagonista della prima esperienza del genere mai tentata: sette ore di immersione. Il corpo era ricoperto di sensori di vario tipo: elettrocardiogramma, ecodoppler, misuratori di sali minerali, rilevatore di pressione e urine. Sei mesi sono occorsi per arrivare alla singolare esperienza.
Sei mesi di prove
Alla sperimentazione partecipano l’Università di Padova, il Cnr di Pisa, la Federazione medico sportiva italiana e la Dan (Divers Alert Network). Quattro medici seguono il test in diretta. «Ma non si tratta di una corsa al record», precisa Giovanni Boaretto, che coordina le attività nell’eccezionale piscina. «Lo scopo è quello di effettuare ogni esperienza rispettando i protocolli scientifici perché l’attività subacquea deve obbedire alle regole per essere praticata in totale sicurezza concedendo le meritate soddisfazioni».
Sotto controllo medico
Nell’immersione respirando 80 per cento ossigeno e 20% azoto, Calesella scende in due minuti sul fondo a 40 metri dove rimane un’ora e mezza. Poi inizia la risalita in quattro tappe fermandosi a quote diverse ma precise con una tolleranza di 15 centimetri, emergendo dopo sette ore. La ricerca mira a indagare le reazioni dell’organismo durante un’immersione con lo scopo di rendere questa attività praticata professionalmente e per interesse sportivo sempre più immune da rischi. Tra gli aspetti indagati la predisposizione dei soggetti alla formazione di bolle nel sangue e causa di malattie da decompressione.
La più profonda al mondo
L’esperimento corona il primo anno di attività di Y40 Deep Joy, realizzata dall’Hotel Millepini di Montegrotto Terme. La struttura è la più profonda del mondo con acqua termale superando di quasi una decina di metri quella esistente in Belgio (Nemo 33). Grazie alla sua profondità permette di effettuare i corsi necessari per acquisire tutti i brevetti della subacquea ricreativa e tecnica. Le piattaforme a diverse altezze consentono meditazioni e distensioni muscolari mentre ogni giorno si effettuano sessioni di apnea e scuba. L’ampio spazio è quindi un luogo ideale di apprendimento per apneisti e sommozzatori. Non a caso qui Umberto Pellizzari, il campione mondiale di apnea, si immerge regolarmente. E ora l’immersione straordinaria di Alberto Calesella tra scienza e sport porterà nuove informazioni preziose.
Fonte: articolo di Giovanni Caprara, Corriere della Sera